Riflessologia Plantare





Da sempre i piedi sono considerati la zona eletta dei punti riflessi, ossia zone che sono direttamente collegate con altre parti del corpo.
Mediante la riflessologia plantare, tecnica di massaggio in cui vengono adoperati solo i pollici, è dunque possibile intervenire su più punti del piede per prevenire, sciogliere molti disturbi localizzati in altre parti del corpo e recuperare il benessere perduto.
Il precursore della riflessologia plantare è il Dr. Fitzgerald che concentrò appunto il proprio lavoro sulla parte del nostro corpo che possiede più terminazioni nervose, ossia i piedi.
Il Dr. Fitzgerald disegnò una mappa delle varie zone del piede corrispondenti a determinati organi interni e riuscì a dimostrare che, massaggiando tali zone, si ottenevano diversi benefici. Egli scoprì inoltre che tastando scrupolosamente ed energicamente il piede decretare anche lo stato di salute dell’intero organismo. Da queste sue convinzioni è nato il suo metodo, fondato su due tipi di ricerca: la ricerca visiva e una ricerca tattile dei punti dolenti.
Dalla scoperta del Dr. Fitzgerald e dalla ricerca di altri studiosi si è arrivati a stabilire la mappa delle zone riflesse.
Oggi, attraverso l’utilizzo di questa mappa, è possibile stabilire il trattamento personalizzato e arrivare a ristabilire lo stato di salute di una persona.
L’analisi visiva del piede da parte del riflessologo si basa sullo studio delle linee nel piede, sul colore, macchie, callosità, spaccature, sulla “temperatura”, etc.
La ricerca visiva consente di acquisire le prime informazioni sullo stato di salute della persona.
L’indagine tattile si basa sull’analisi dei punti dolenti, fondamentale per stabilire il trattamento riflessologico adattato a quel paziente.
Si impone una precisazione: il riflessologo non è un medico e non può fare diagnosi.
Attraverso le tecniche adoperate, il riflessologo individuerà gli organi in disequilibrio e sui quali occorrerà lavorare per ripristinare lo stato di benessere e salute della persona.
Va sottolineato, infine, che la riflessologia plantare non ha controindicazioni, perché produce sempre e comunque una reazione positiva, che si oppone a eventuali squilibri.
E se è vero che il suo campo di applicazione è vastissimo, e spazia dalla cura delle allergie a quella delle depressioni, dalle disfunzioni ormonali all’artrosi cervicale, è altrettanto vero che un breve ciclo di sedute ad ogni cambio di stagione potrebbe risultare utile a tutti per preservare il proprio benessere psicofisico e prevenire l’insorgere di disturbi e malesseri.
Grazie a questo processo queste entrano in circolo e vengono eliminate dai reni e dal fegato, per cui il corpo si disintossica. Stimolando invece i punti corrispondenti al sistema nervoso e a quello ormonale si ripristina un buon equilibrio psicofisico. Gli altri punti specifici, individuati caso per caso, costituiscono la cura personalizzata per ogni singolo paziente e le problematiche dallo stesso palesate.
Basandosi sulla mappa degli organi “riflessa” nelle piante dei piedi, ne deriva che:
- la depressione e i problemi dell’umore si combattono facendo pressione sulle zone dell’ipofisi e del cuore;
- contro il nervosismo, lo stress, l’angoscia e la stanchezza bisogna riferirsi alle aree del plesso solare, polmoni, ghiandole surrenali, reni, ipofisi;
- i punti che corrispondono ai reni e alla vescica sono da considerare per la terapia delle mestruazioni dolorose, la sindrome premestruale e la cistite;
- facendo pressione sulle zone del pancreas, dell’intestino, del colon, dello stomaco e del plesso solare si curano i problemi digestivi e le coliti;
- con i reni e il cuore si combatte il disturbo del gonfiore alle gambe;
- per il mal di testa si consiglia di rivolgersi alle aree degli occhi, della fronte e del fegato;
- per l’insonnia e i frequenti risvegli notturni le aree della fronte e del plesso solare; per la costipazione il punto dove è localizzato il riflesso dell’intestino.